Coronavirus in Italia, 793 morti nelle 24 ore. E ‘ quanto reso noto durante la conferenza stampa della Protezione Civile da Borrelli. I decessi salgono a 4825. I guariti sono 6072. Attualmente i positivi sono 42681. L’età media delle vittime si aggira sugli 80 anni, la maggior parte con problemi sanitari gravi e pregressi. Come precauzioni contro il contagio? “Essere tassativi nel rispetto delle misure prese”, ha ribadito Brusaferro dell’Istituto Superiore della Sanità: “Non rispettarle diventa un problema per tutti, e soprattutto dei più deboli”. Il punto chiave sono le distanze da rispettare l’uno con l’altro: “Le misure adottate sono il massimo, poi c’è la chiusura totale di tutta Italia. Restate a casa”.

Maggior incremento di morti dall’inizio dell’emergenza sul fronte del coronavirus.: sono saliti a 4.825 le vittime, con un aumento rispetto a ieri di 793 unità. Ieri l’aumento era stato di 627 morti. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile.  Sono complessivamente 42.681 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 4.821. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 53.578. Il dato è stato fornito dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione civile. Ieri i malati in più erano stati 4.670. Sono 6.072 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 943 in più di ieri, ha detto Borrelli durante la conferenza stampa alla Protezione civile. Ieri il dato giornaliero sui guariti era di 689.

“E’ tassativo il rispetto delle misure prese dal Governo, è un segnale forte per dire che non abbiamo ancora preso sufficientemente sul serio il pericolo. Ci sono ancora situazioni dove con la scusa di fare due passi si fanno assembramenti. Le scappatoie danneggiano noi stessi e i nostri cari e le persone più fragili sono gli anziani. Servono meccanismi di rispetto sistematico delle misure, senza non saremo in grado di allentare la diffusione del virus”, ha detto Silvio Brusaferro, direttore dell’Iss.

“Bisogna limitare gli spostamenti ma ci sono esigenze che vanno assicurate. Non possiamo garantire la spesa a domicilio per tutti. Sono state previste limitazioni ad attività lavorative non essenziali, ma ci sono una serie di filiere come quelle di alimentari e servizi pubblici essenziali, che devono essere garantite. Quelle in atto sono le misure massime che si potevano adottare. Dopodiché c’è la chiusura totale e mi domando come potremmo sostenerci se non usciamo a fare la spesa e senza alimentari nei supermercati?”, ha detto il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli.

“Si sta facendo una corsa contro il tempo e si lavora senza sosta e senza tregua. Al momento i numeri al sud sono fronteggiabili con quanto abbiamo messo in campo”, ha affermato ancora Borrelli, rispondendo a una domanda sulla gestione dei contagi al sud. “Tutte le Regioni hanno avviato un programma di potenziamento delle strutture sanitarie, sulle terapie intensive si è passati da 5.400 posti letto a circa 7.700 di oggi – ha aggiunto – . E con il commissario Arcuri si sta lavorando insieme per potenziare le strutture. Ricordo che sono stati potenziati anche altri reparti come pneumatologia e anche altri reparti”.

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ultimo aggiornamento: 21-03-2020


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